Sturisoma Festivum
Nome scientifico: Sturisoma festivum (Sturisomatichthys festivum)
Nome comune: Pesce gatto storione festivo
Famiglia: Loricariidae
Ordine: Siluriformi
Provenienza: Colombia, Venezuela
Dimensioni: 25 cm
Temperatura: 22°-28°C
PH 6-7.5
KH 8-12 dGH
Descrizione:
Lo Sturisomatichthys festivum, meglio conosciuto con il suo vecchio e comune nome, Sturisoma festivum, è un genere di pesce gatto che appartiene alla famiglia dei Loricaridi e all’ordine dei Siluriformi. E’ molto simile allo Sturisoma aureum, infatti spesso si confonde per la notevole somiglianza. La differenza tra i due è che l’aureum ha il corpo più sottile e non presenta alcune pigmentazioni come quelle che si estendono nel festivum dagli occhi fino alla pinna dorsale.
Lo Sturistoma festivum è uno di quei pesci che purtroppo rischia l’estinzione dalle vasche degli acquariofili a causa delle ibridazioni che avvengono soprattutto con lo Sturistoma aureum e lo Sturistoma barbatum. Tali ibridazioni fanno si che la specie, purtroppo non si conservi.
Habitat:
Come già accennato nella scheda riassuntiva in alto, lo Sturisoma festivum proviene dalla Colombia e dal Venezuela, abita principalmente il bacino del lago Maracaibo.
Questo lago è un’ampia baia di acqua salmastra, in quanto collegato in più punti con il mare ma in cui hanno foce diversi fiumi.
Alimentazione:
In natura è un pesce che si nutre prevalentemente di alimenti vegetali. In allevamento, per i soggetti adulti, è possibile alimentarlo anche con del vivo e/o congelato che non disprezza affatto, ma la dieta naturalmente può e dev’essere variata con dei mangimi specifici a base vegetale per i loricaridi e con le comuni rondelle di verdure sbollentate come cetrioli, zucchine e spinaci.
Dimorfismo sessuale e riproduzione:
Il dimorfismo sessuale è riconoscibile solamente nei soggetti adulti che avviene intorno al 18° mese di vita. Per questa specie la caratteristica evidente che fa si che il dimorfismo sessuale sia ben percepibile è che il maschio è più snello e presenta i cosiddetti “baffi” ai lati della testa, mentre le femmine sono più robuste e diventano più grandi degli esemplari maschi.
Per ottenere la riproduzione di questi esemplari bisogna garantire loro, in un certo qual modo, cambi d’acqua più frequenti e con Ph un po’ più basso del solito, abbassare di circa 2 – 3 gradi la temperatura, somministrare del cibo proteico più del previsto e ridurre ai minimi termini gli inquinanti.
La riproduzione avviene un po’ come il resto dei loricaridi, una volta scelta la zona dove deporre le uova, la femmina depone e dopo la fecondazione, lascia l’incarico al maschio di accudire l’intera covata.
Una volta schiuse le uova, gli avannotti, poichè in una fase della vita molto delicata, dovranno ricevere un accrescimento accurato in una vasca a parte allestita in modo da non fargli mancare la presenza di alghe che sono la loro principale alimentazione nei primi mesi di vita. In tutto questo periodo dell’accrescimento è di fondamentale importanza anche non far subire loro sbalzi di temperatura e dei valori dell’acqua.
Comportamento, allevamento in acquario e convivenze:
Lo Sturisoma festivum è un pesce pacifico, non ama gironzolare e pascolare in vasca durante il giorno, preferisce stare fermo su rocce, legni e piante dalle foglie larghe per poi muoversi quando le luci della vasca sono spente o quasi spente nelle vasche che possiedono le illuminazioni con le varie fasi del giorno. Proprio questa caratteristica spesso li penalizza con il cibo che spesso tende a mancargli a causa di altri inquilini molto più veloci e voraci di essi. Come convivenze pertanto può dividere la vasca con pesci della stessa provenienza e che hanno uguali esigenze dei valori dell’acqua e preferibilmente che siano pacifici. Riguardo sempre la convivenza con altre specie, la cosa importante, nel loro caso, è quella di assicurarsi che il cibo a loro somministrato, arrivi a destinazione.
Questa specie predilige acqua pulita, e come detto prima, priva di inquinanti. È preferibile allevarli in gruppi di minimo 5-6 esemplari e, tenendo in considerazione che raggiungono lunghezze di circa 25cm, esigono una vasca con delle dimensioni non indifferenti .
Per l’arredo della vasca è consigliato un fondo che non sia spigoloso e tagliente, legni e rocce che formino degli anfratti per ricreare, non tanto tane e nascondigli in quanto per essi non è facile nascondersi data la lunghezza del corpo, ma zone d’ombra dove amano mimetizzarsi con gli arredi stessi.
Al caso di questi esemplari fa anche una vasca molto ben piantumata, con foglie larghe in modo da creare una zona comoda per sostare e anche per un’eventuale deposizione delle uova.
Mi chiamo Ettore Gerace, fin da bambino ho sempre desiderato avere un acquario tutto per me, ma forse per il mio carattere un po’ chiuso e riservato, non ho mai osato chiederlo ai miei genitori. Vedevo sempre in giro per le feste dei paesini i classici carassi nelle bocce e nelle vaschette, e cresceva sempre di più questo mio desiderio che non si realizzava mai anche per il fatto che nessuno nella mia famiglia aveva esperienza del genere per incoraggiarmi e spingermi in questo mondo e le fonti per studiare l’acquariofilia erano davvero molto scarse. Ormai da adulto, a maggio del 2015 si presenta un’occasione, delle lastre di vetro nuovissime da buttare… le ho chieste e mi sono state regalate. In quel momento scatta tutto un progetto nella mia mente che immediatamente si realizza con la costruzione della mia prima vasca. Nasce il mio 100 litri (lordi) che verrà successivamente avviato i primi di giugno dello stesso anno, con il classico fritto misto tra carassi, rasbore e caracidi vari accompagnati da un immancabile verde di piante finte, conchiglie finte, arredi vari di resina e fondo in quarzo bianco… In un secondo momento, grazie ad un mio amico, nonché collega di lavoro e compagno di studi in materia di acquariofilia, conosco il gruppo di Acquariofili.com che stravolge positivamente il mio interesse per questo mondo. Dopo aver studiato e preso informazioni utili da persone competenti ed esperti in vari campi, riavvio la mia vasca e, arredata ora da tante piante vere e con tanto di fondo fertile decido di iniziare la mia nuova esperienza allevando dei poecilidi, Guppy ed Endler. Da un po’ di tempo a questa parte mi sono appassionato dei Betta Splendens e per il momento sto allevando, in vasca a parte, un classico esemplare maschio da commercio che mi sta dando belle soddisfazioni. Essendo incuriosito anche da alcuni caracidi e dalla coltivazione di alcune piante acquatiche, non nascondo che ho già altri progetti in mente, che a tempo debito realizzerò… Anche se l’esperienza è ancora poca, ho imparato che in questo hobby, con pazienza, tenacia e determinazione si hanno molte soddisfazioni, “l’importante è non sedare mai la fame di sapere e di scoprire nuove cose”! (cit. Marco Ferrara).