Paracheirodon axelrodi

Nome scientifico: Paracheirodon axelrodi
Nome comune: Pesce cardinale
Famiglia: characidae
Luogo di provenienza: America
Valori ottimali di allevamento: Temp. 23-28°C – Ph tra 6 e 8
Dimensioni: 3 cm di lunghezza.
Allevamento e caratteristiche: Il Paracheirodon axelrodi o comunemente conosciuto come pesce cardinale è una specie interessantissima dal punto di vista comportamentale infatti è un pesce di branco che sviluppa molto il nuoto in gruppo grazie alle sue linee sensoriali.
Abile nuotatore si presenta con un piccolo corpo allungato che raramente supera i 3 cm di una doppia colorazione infatti la linea sensoriale mediana separa la parte azzurra della parte alta del corpo con la parte rossa che colora la parte ventrale o bassa del corpo.
Spero vengono confusi con i Paracheirodon innesi ma è proprio la zona allungata della colorazione del corpo che li identifica senza nessun dubbio oltre che alla dimensione che risulta essere più grande.
Ha un’indole timida e pacifica e molte volte in vasca stazionano in un punto prima di prendere confidenza con l’ambiente circostante.
Pesce gregario adatto per acquari di comunità vista la loro tranquillità ma si può impiegare anche in ambienti amazzonici con scalari o anche Discus, l’importante che abbiano vasche di almeno 1 metro di larghezza per poter sviluppare il loro nuoto ed evitare stress.
Si possono far convivere anche con caracidi di dimensioni simili e locaridi.
Riproduzione: Il dimorfismo sessuale è evidente sono nelle dimensioni infatti la femmina rispetto al maschio risulta più tonda e grande.
Quasi impossibile che avvenga in cattività, infatti per poterlo riprodurre ha bisogno di vasche dedicate. Non hanno nessun cura parentale infatti la femmina espelle le uova in vasca in balia della corrente e molte volte le mangiano pure. La schiusa avviene dopo 24/36 ore.
Veder crescere i piccoli è difficile ma non impossibile per via delle loro dimensioni e per la prima alimentazione che risulta molto complessa visto la dimensione della piccolissima bocca infatti al nuoto libero e cioè dopo aver assorbito il sacco vitellino bisogna fornire solo infusori fino a quando hanno le giuste dimensioni per dare naupli di artemie appena schiusi o microworms.
Alimentazione: in natura mangia piccoli crostacei , invertebrati e spizzica piccole alghette mentre in acquario accetta prevalentemente secco ma per fornire una ottima alimentazione e mantenerli sani e robusti si consiglia di variare anche con del vivo tipo chironomus , daphnie o artemie.

Dal lontano 1978 coltivo la passione per l’acquariofilia e dal 2005 insieme a degli amici abbiamo deciso di mettere su un portale con tante informazioni mettendo a disposizione la nostra esperienza.
Ho allevato e riprodotto tantissime specie di fauna dai ciclidi ai poecilidi,ultimamente la mia attenzione è rivolta agli anabantidi nello specie betta splendens ,allevo anche varie specie di caridine e gli immancabili scalari.
Ho una particolare attrazione per le piante coltivando anche delle essenze rare con splendidi risultati.
Le mie ottime conquiste e risultati sono frutto di prove,letture e anche dell’aiuto di altri amici che hanno condiviso con me le proprie esperienze cosa che io da tempo ho deciso di fare con chi ne ha bisogno…….