Abbiamo il nostro nuovo acquario. Dopo aver trovato la posizione ideale lontano da fonti di luce esterne e calore, e vicino a una presa, la prima cosa da fare è sciacquarlo con una spugna e acqua per pulirlo dai residui di polvere. Poi prendiamo la ghiaia che andrà a comporre, insieme al fondo fertile, il fondo dell’acquario. Dopo aver steso il fondo fertile che darà il nutrimento alle piante, bisogna sciacquare accuratamente la ghiaia sotto l’acqua. Successivamente possiamo sistemarla nell’acquario, formando uno strato di almeno 6 cm. Quando la stendiamo, è importante distribuirla in modo tale che vicino al filtro ce ne sia di meno per non ostruirlo.
È ora di riempire l’acquario d’acqua. Per non smuovere il fondo appena allestito, possiamo adagiare un piatto o una pentola sul fondo e farci scorrere sopra l’acqua con calma. Una volta riempito, possiamo inserire le decorazioni, come legni e sassi, che prima vanno bolliti per sterilizzarli. Bisogna fare particolare attenzione ai sassi presi al fiume, che non devono essere calcarei, perché rilasciano calcare nell’acqua. Dopo averli bolliti, possiamo sistemarli nell’acquario a nostro piacimento.
Successivamente, possiamo inserire le piante, utilissime per la vita dell’acquario perché forniscono ossigeno ai pesci e assorbono le sostanze nutritive che favoriscono la proliferazione delle alghe. Dopo aver tolto la retina di plastica nera e la lana di vetro (quell’ovatta sporca intrisa di fertilizzanti che va rimossa perché dannosa per i pesci e perché rilascia microscaglie di vetro che lesionerebbero le branchie dei pesci), sciacquiamo le piante sotto l’acqua. Con una forbice tagliamo la punta delle radici per stimolarne la crescita e le interriamo facendo arrivare le radici al fondo fertile, facendo attenzione a non smuovere il terreno. Le piante devono essere disposte in modo tale da lasciare spazio libero per il nuoto dei pesci, con le piante basse sul davanti, quelle che formano cespugli sui lati, e quelle più alte centrali e sul retro.
Ora non resta che fare i test dell’acqua. I più importanti sono pH, GH, KH, NO2, NO3; questi ultimi due devono essere particolarmente monitorati. Anche la temperatura è molto importante: è bene comprare un termometro per tenerla sotto controllo. Imposteremo il fotoperiodo a 3-4 ore, per poi aumentarlo gradualmente fino ad arrivare a 8-10 ore.
Finalmente abbiamo finito di allestire l’acquario. Ora l’acqua vi sembrerà sporca o opaca e ci saranno delle bollicine sul vetro, ma non dovete preoccuparvi: in pochi giorni l’acqua dovrebbe diventare limpida. Per l’inserimento dei pesci bisognerà aspettare circa un mese. Durante questo mese l’acquario “matura”, ovvero si formano i batteri, e una volta che i valori si sono assestati potremo finalmente inserire un primo piccolo gruppo di pesci. Dopo qualche giorno possiamo inserire un secondo gruppo e, dopo aver rifatto i test, un terzo. Questo procedimento serve a evitare che il filtro abbia un carico organico eccessivo, con conseguente aumento dei nitriti e nitrati.
Bene! Finalmente, dopo tanta fatica (e soldi ben spesi), abbiamo il nostro acquario ben avviato, con tutte le decorazioni, una folta vegetazione e naturalmente i nostri pesci. D’ora in avanti siamo responsabili di un vero e proprio mondo, con tante forme di vita differenti da curare nel migliore dei modi.
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Guida redatta da carmelo Davide Quaranta
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