Ventola per controllo e abbassamento temperatura in acquario
Ventola per controllo e abbassamento temperatura in acquario
Per chi è appassionato del fai da te, esistono delle tecniche per l’autocostruzione di ventole utili per l’abbassamento della temperatura in vasca durante le stagioni più calde, durante le quali, per alcune specie di pesci, le temperature in vasca possono risultare invivibili.
Andiamo a vedere più da vicino uno dei metodi per crearne una.
Per la realizzazione possiamo procurarci una ventolina da 140 mm, da alimentare con un trasformatore da 12 v reperibili in qualsiasi centro di elettronica o in un centro di riparazioni di PC, negli stessi negozi si possono reperire anche una griglia di protezione e un case per gli alimentatori da PC.
Smontando il case dell’alimentatore per PC, conserviamo solo la parte predisposta per l’alloggiamento della ventolina e fissiamocela sopra con delle piccole viti in inox.
Successivamente, con l’ausilio di un mini trapano, basta tagliare la parte sotto per ricavare due linguette di battuta, fondamentali per impedire alla parte bassa del telaio, insieme alla ventola, di cadere in acqua.
Riguardo la parte superiore della struttura appena creata, invece, lasciamo circa 2 cm tra la ventola stessa ed il telaio, questo spazio servirà per appoggiarla ed appoggiare il coperchio della vasca e farsi mantenere fermi a vicenda.
Per il collegamento elettrico basta semplicemente congiungere i fili della ventola ad un alimentatore non rapido per cellulari, il quale a sua volta andrà collegato al termostato. Esempio di termostato al quale si può collegare ed avere il controllo della ventola è il “Termo 2” della Aqpet.
Si ringrazia Matteo Dentini per la cortese collaborazione, per la descrizione della costruzione e per la concessione sull’utilizzo delle proprie foto.
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Mi chiamo Ettore Gerace, fin da bambino ho sempre desiderato avere un acquario tutto per me, ma forse per il mio carattere un po’ chiuso e riservato, non ho mai osato chiederlo ai miei genitori. Vedevo sempre in giro per le feste dei paesini i classici carassi nelle bocce e nelle vaschette, e cresceva sempre di più questo mio desiderio che non si realizzava mai anche per il fatto che nessuno nella mia famiglia aveva esperienza del genere per incoraggiarmi e spingermi in questo mondo e le fonti per studiare l’acquariofilia erano davvero molto scarse. Ormai da adulto, a maggio del 2015 si presenta un’occasione, delle lastre di vetro nuovissime da buttare… le ho chieste e mi sono state regalate. In quel momento scatta tutto un progetto nella mia mente che immediatamente si realizza con la costruzione della mia prima vasca. Nasce il mio 100 litri (lordi) che verrà successivamente avviato i primi di giugno dello stesso anno, con il classico fritto misto tra carassi, rasbore e caracidi vari accompagnati da un immancabile verde di piante finte, conchiglie finte, arredi vari di resina e fondo in quarzo bianco… In un secondo momento, grazie ad un mio amico, nonché collega di lavoro e compagno di studi in materia di acquariofilia, conosco il gruppo di Acquariofili.com che stravolge positivamente il mio interesse per questo mondo. Dopo aver studiato e preso informazioni utili da persone competenti ed esperti in vari campi, riavvio la mia vasca e, arredata ora da tante piante vere e con tanto di fondo fertile decido di iniziare la mia nuova esperienza allevando dei poecilidi, Guppy ed Endler. Da un po’ di tempo a questa parte mi sono appassionato dei Betta Splendens e per il momento sto allevando, in vasca a parte, un classico esemplare maschio da commercio che mi sta dando belle soddisfazioni. Essendo incuriosito anche da alcuni caracidi e dalla coltivazione di alcune piante acquatiche, non nascondo che ho già altri progetti in mente, che a tempo debito realizzerò… Anche se l’esperienza è ancora poca, ho imparato che in questo hobby, con pazienza, tenacia e determinazione si hanno molte soddisfazioni, “l’importante è non sedare mai la fame di sapere e di scoprire nuove cose”! (cit. Marco Ferrara).