Schede Pesci Marino

Centropyge Acanthops

Nome scientifico: Centropyge Acanthops
Nome comune: Centropyge Acanthops
Famiglia: Pomacanthidae
Origine geografica: coste africane dell’Oceano Indiano, India occidentale, Seychelles, Mauritius, Maldive
Dimensioni: circa 8cm
Valori ottimali: T 24-28°C, salinità 33-35‰
Reef-safe: a rischio

 

Allevamento e caratteristiche: Appartenente alla famiglia dei pesci angelo nani, questo piccolo pesce presenta un corpo dalla forma romboidale dal colore blu scuro con una macchia arancione che si estende dalla bocca fino a ricoprire tutto il dorso e la pinna dorsale, inoltre presenta riflessi azzurro elettrico lungo le pinne pettorali, anali e lungo la dorsale.

Possiede una bocca con un becco simile a quello dei pappagalli.

L’inserimento di questo pesce richiede attenzione poiché, fino a completo ambientamento, si dimostra molto timido e tende a passare la maggior parte del tempo nascosto tra le rocce e spesso soffre la presenza di altri pesci più voraci durante la somministrazione del cibo.

Una volta terminata la fase di ambientamento però può dimostrare un carattere alle volte aggressivo anche nei confronti di animali più grandi di lui ed è solito vederlo schizzare senza motivo.

È tra i più consigliati della sua specie per l’inserimento in acquari marini di barriera anche se è possibile che pizzichi soprattutto coralli del genere LPS, come ad esempio le Trachyphyllie.

Centropyge Acanthops

 

Alimentazione: è un pesce onnivoro che una volta ambientato accetta volentieri cibo granulato e surgelato come mysis ed inoltre una buona dieta dovrebbe comprendere anche alghe e verdura sbollentata, come foglie di lattuga, spinaci e zucchine.

È da segnalare che potrebbe cibarsi di spugne, microalghe, anfipodi e copepodi mentre solitamente ignora le macroalghe. A volte spizzica le alghe filamentose ma ciò non significa che ripulisca un acquario infestato dall’alga.

Dimorfismo sessuale: i maschi presentano un contorno dai riflessi azzurro elettrico attorno all’occhio.

Note generali: come tutti gli esemplari appartenenti alla famiglia dei pesci angelo potrebbe pizzicare alcuni coralli come potrebbe ignorarli, fattore che può essere contenuto e limitato con una buona dieta.

Passa gran parte del tempo nuotando attorno alla rocciata dalla quale non si allontana molto, motivo per cui si presta bene all’inserimento nelle piccole vasche anche se è fortemente consigliabile garantire almeno 150 litri per un singolo esemplare, in litraggi inferiori potrebbe accentuare la sua aggressività.

Con una corretta e varia alimentazione si dimostra poco soggetto alle parassitosi ed alle malattie.